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Alla vista si presenta con un bel colore oro carico, con riflessi ambrati ed un cappello di schiuma fine e persistente. L'aroma di cereali e malto tostato è equilibrato da un deciso luppolato, persistente anche nel retrogusto.
Peroni è la birra più conosciuta a livello nazionale e fra le più vendute, sempre in Italia. Ciò di cui non può fregiarsi è il titolo di prima birra industriale italiana, perché questo riconoscimento spetta alla Spluga di Chiavenna (1840), subito seguita dalle varie Wurher, Dreher, Paskowski, Von Wunster eccetera, create però da imprenditori stranieri (da cui i nomi evidentemente mitteleuropei dei marchi). Bisogna aspettare il 1864 per veder nascere la Peroni a Vigevano. Ma da quel momento l'affermazione della sua "bionda" è stata inarrestabile.
Birra Peroni è il classico esempio di lager leggera e dal gusto facile, anche in virtù della sua bassa gradazione alcolica (4,7% vol.). Una volta versata si rivela di un bel giallo paglierino carico, sormontato da una schiuma esuberante e soffice.
Risulta piacevole l'impatto olfattivo, dominato dal profumo di cereali, di pane e dalle note vegetali del luppolo. Altrettanto godibile l'assaggio, con la dolcezza del malto in evidenza, subito seguita dall'amaro contenuto del luppolo, che conferisce una certa persistenza al finale. In definitiva, Peroni è una birra schietta, che si fa apprezzare proprio per la sua semplicità.
Birra Peroni va servita nel calice piccolo a tulipano, a una temperatura di 7° C. Contrariamente all'abitudine in uso (abbinarla alla pizza), vi suggeriamo di sposarla a primi piatti golosi, anche piccanti, o a una bella frittura mista di verdure.